Pagina principale Terzo Occhio
2003.2004
Il segno del comando del consigliere comunale modicano
(Dialogo novembre 2003)
Vuoi evitare la multa? Fatti nominare Assessore
(Dialogo dicembre 2003)
Una fiamma che non brucia più di quanto un barone della cultura non dimostri quanto non gliene frega niente della cultura
(Dialogo gennaio 2004)
DE.CO senza decoro e giornalisti senza memoria, poi una sfida agli Assessori di Modica
(Dialogo febbraio 2004)
Fontana e Castello: anche il brutto può essere bello Se prima erano in due a farci ballare l’hully gully adesso sono in tre a farci ballare l’hully gully.
(Dialogo marzo 2004)
[Della Giunta Drago-Minardo (ordine alfabetico) ed anche Torchi(non in ordine alfabetico)].
(Dialogo aprile 2004)
Il piccolo dizionario re Pulera
(Dialogo maggio 2004)
Torchi e Drago hanno promesso che, a suo tempo riprometteranno quanto avevano già promesso la volta scorsa
(Dialogo giugno 2004)
Forse non sarebbe “il governo dei migliori” ma certamente potrebbe essere il governo degli onesti. Lettera aperta
(Dialogo ottobre 2004)
Sulla “Giunta Ombra di Modica”
L’assessore Cavallo ha preso per i fondelli la Fiamma Tricolore ed i suoi dirigenti
Failla e Drago: Perchè 1000 elettori buoni non debbano potersi trasformare in 2000 elettori rincoglioniti?
(Dialogo novembre 2004)
Il nuovo Movimento ha un nome: «…quelli che …non nominerebbero mai fratelli e nipoti assessori…»
(Dialogo dicembre 2004)
Accadde a Modica dal 2002 al 2007
Inizio Dialogo novembre 2003)
Il segno del comando del consigliere comunale modicano
E’ proprio vero che il piccolo contiene il tutto. Anche la classe politica (si fa per dire) modicana ne rappresenta uno spaccato.
Se a Roma sirene, scorte e sfreccìo di auto in corsa rappresentano la costante ostentazione del potere, a Modica, i nostri amministratori ostentano quello che possono. Il consigliere comunale modicano esibisce la possibilità di parcheggiare la sua auto privata davanti al Municipio. Non molto tempo addietro un consigliere comunale, nel momento della mancata elezione, ci disse: “…pazienza ho solo perduto il posto macchina”.
Si potrebbe dire che il posto macchina è il segno del comando ed il segno del rispetto”. Come “rispetto” è stato per alcune “Alte” cariche del Comune potere accedere nella piazza del cimitero con la propria autovettura con mogli, amici e figli commossi per quanto è importante papà.
Può capitare che un assessore si veda rimossa dal carro attrezzi la propria autovettura con multa e due punti sulla patente, ma sono piccoli incidenti che verranno sanati perché solo uno sprovveduto vigile urbano non sa che l’assessore in questo caso non viola il codice perché nella sua stanza sta salvando i destini della città.
Ecco i vizi e la cultura borghese degli infami capitalisti, diceva tra se e se un anonimo orfano di Marx quando nello spazio antistante il Municipio vedeva il suo consigliere comunale, grande oppositore, posteggiare la sua auto nello spazio destinato ai taxi e porla, con un cenno che non ammetteva repliche, sotto la protezione di un vigile urbano;mentre poco più in là la moglie di un altro radicale oppositore esibiva l’autorizzazione del marito consigliere comunale cui quella mattina aveva fatto da autista.
È difficile controllare l’attività del consigliere comunale ma vi assicuro che è più semplice e si deduce di più osservandone l’atteggiamento. Per tale scopo è sufficiente sistemarsi sulla piazzetta Monumento da una posizione che consenta di osservare sia l’ingresso del Comune sia la facciata dello stesso; osserverete ammiccamenti, sorrisi, incontri e complicità, vedrete che vi sostano, in atteggiamento indaffarato, una decina di persone, sempre le stesse, quasi una seconda casa, e tra esse alcuni consiglieri comunali, che…(Terzo Occhio in Dialogo novembre 2003)
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Vuoi evitare la multa? Fatti nominare Assessore
Mi sembra possa interessare riferire che io, il terzo occhio, ho scelto come punto di osservazione quell’angolino di Piazza Monumento, a lato dei portici, appartato, quasi al calduccio della nostra storia, che mi consente, con unico colpo d’occhio di guardare il prospetto del Municipio ma anche l’ingresso principale; con a destra l’emozione del ricordo dei nostri caduti e a sinistra la protezione di San Giovanni Bosco.
Qualche volta, anche per sgranchirmi le gambe, raggiungo la seconda postazione che ho individuato in quel tratto di corridoio, al termine delle scale del Municipio, compreso tra la porta del Sindaco da una parte ed il crocevia che porta all’archivio dall’altro.
La battaglia elettorale avviene nelle piazze (poca), nelle televisioni, con i manifesti; qui avviene il seguito: la battaglia per il potere.
Qui sono concentrati, in poco spazio, i comizianti vincenti mandati dal popolo, qui hanno trovato quinquennale (?) sistemazione i battimani dei comizianti vincenti, ora meno scalmanati, più compiti, alla ricerca della r moscia, con giacca e cravatta ed addestrati per dire “l’Assessore è momentaneamente assente… ma la prego dica a me”.
Questi sono i corridoi dei passi furtivi: c’è chi aspetta l’Assessore, c’è chi aspetta il segretario dell’Assessore; qualcuno si fa accompagnare da un presentatore, cioè da uno che può… e lo può dimostrare facendo vedere l’autorizzazione a posteggiare davanti al comune.
No! Questo non è il corridoio di quell’albergo dove silenziosi si aprono gli usci delle porte, una sbirciata e via verso un’altra porta che si chiude appena in tempo per non incontrare il ”migliore amico” che da un’altra porta veloce scompare in un’altra ancora.
No! Questo non è il corridoio di quella locanda dove ciascuno ha l’appuntamento segreto con la moglie dell’altro e mentre cornifica non si accorge di essere cornificato.
Nulla di tutto questo! i problemi qui sono di alto rango. “…la città è sotto l’assedio dei vigili urbani da almeno due mesi “ sento gridare dall’aula consiliare (Giornale di Sicilia del 8 novembre 2003), da quella stanza dove inesorabilmente e con una tempestività incredibile tutti i problemi della città vengono risolti (a volte anche prima di nascere) ecco perché quella sera non avendo altro da discutere di importante i consiglieri hanno, giustamente, pensato a questi poveri rappresentanti del popolo ingiustamente tartassati dai vigili urbani. Anche il Presidente lamenta che è stato contravvenzionato nonostante fosse autorizzato ai sensi dell’articolo 21256 del codice della strada della Repubblica di Modica che consente il rilascio di simili autorizzazioni. E poi dicono che non esiste gerarchia nel nostro comune e non si capisce chi comanda…balle! l’Assessore che certamente non è cretino, sfruttando il suo potere, e non fidandosi neanche delle autorizzazioni come ha fatto il Presidente, non si fa fregare e lascia la macchina in divieto di sosta ma si fa avvisare, da uno dei suoi, per evitare la multa.
Ma alla fine sono tutti d’accordo: in altra sede si dovrà discutere dell’assenza di tolleranza dei vigili urbani. In effetti i nostri consiglieri comunali sono giudiziosi come si fa a dire, in pieno consiglio comunale, ai vigili urbani che devono assistere alle violazioni del codice della strada senza intervenire, sarebbe mancanza di rispetto del luogo che invece deve essere il luogo sacro della legalità… glielo diranno, ma in altra sede.
Mi ero avvicinato al balcone appena in tempo per vedere scomparire la mia auto su un carro attrezzi: ho deciso devo divenire consigliere comunale …
(Terzo Occhio in Dialogo dicembre 2003)
2004
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Una fiamma che non brucia più di quanto un barone della cultura non dimostri quanto non gliene frega niente della cultura
Quella mattina stavamo sbirciando, come al solito, dalla nostra postazione il solito via vai che caratterizza l’ingresso del Comune ogni mattina. Impiegati indaffarati e preoccupati che si muovono con rapidità per raggiungere il posto di lavoro, la cui solerzia commuoverebbe chiunque se non comparissero poco dopo con il collega d’ufficio per andare a prendere il primo caffè della giornata dopo aver diligentemente compiuto l’unico lavoro che non può essere rimandato al giorno successivo: timbrare il cartellino.
Stavamo riflettendo su questo “attaccamento” al lavoro quando un amico ci raggiungeva e stirando le tante pieghe mi esibiva la copia di un foglio di carta, un documento indirizzato all’Assessore alla cultura ed al Sindaco di Modica nel giorno di San Martino 2003.
E’ il segretario provinciale della Fiamma Tricolore che chiede ai nostri due solerti amministratori : Pur ritenendolo infondato, perché incredibile, si chiede di conoscere, con risposta scritta, se è vero che a studiosi e studenti non è stato, e non è possibile consentire la consultazione degli atti relativi alle numerose ed importanti relazioni che sono state tenute in occasione delle celebrazioni dei 7° centenario della Contea di Modica iniziate il 29 marzo 1996.
Dopo due mesi lo stesso amico che ci ha dato il documento, che sa quello che dice, ci ha riferito che tale risposta non è stata data né scritta ne orale.
Pensate quante utili riflessioni nascono da questo documento.
Prima di tutto una Fiamma Tricolore che regge il moccolo ad un’amministrazione che non la sta neanche a sentire su un argomento così semplice, poi un assessorato alla cultura che forse è buono solo a dare contenuto culturale alla sagra della salsiccia e considera irrilevante il fatto che delle relazioni “pagate” dal Comune di Modica non siano disponibili per chi volesse consultarle.
Su tutte spicca, però, il comportamento dell’assessore alla cultura precedente che (grazie sempre al nostro amico) pare sia l’attuale depositario delle relazioni in argomento, il che:
conferma l’idea che nei tempi attuali ben otto anni non sono sufficienti per pubblicare gli atti di un importantissimo convegno;
che nell’attesa della loro pubblicazione, che avverrà chissà quando, gli atti non sono consultabili;
che l’ex assessore si sente proprietario di atti che sono di proprietà del Comune.
Sono troppe queste considerazioni, oppure sarebbe sufficiente dire che i baroni dell’università quando sono baroni, sono baroni e basta anche quando sono ex-comunisti?
O ancora che la Fiamma Tricolore non brucia come ha minacciato di fare ora che sta vicino al potere?
Visto che ogni ragionamento in questi tempi non servono più vogliamo sollecitare l’incazzatura, quindi se siamo riusciti a fare incazzare duchi e baroni e ad incitare cavalli a furiose galoppate abbiamo raggiunto un primo risultato.
Se poi nessuno di costoro sentisse il dovere di una reazione e qualche consigliere facesse sua la questione…(Terzo Occhio in Dialogo gennaio 2004)
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DE.CO senza decoro e giornalisti senza memoria, poi una sfida agli Assessori di Modica
Il 17 gennaio scorso il quindicinale “La città” ha pubblicato un articolo dal titolo “La campagna del Modicano si trasforma in un’unica grande discarica. DE.CO senza decoro. Il Comune avvisato dell’incresciosa situazione, continua a fare orecchio di mercante”. Nel condividere pienamente il contenuto dell’articolo vorremmo aggiungere, per rendere ancora più chiare le responsabilità che tale situazione è stata determinata totalmente dall’attuale Amministrazione. Infatti, vorremmo ribadire una cosa che tutti i modicani sanno e cioè che durante i precedenti 10 anni, con l’amministrazione di centrosinistra, nei luoghi citati dall’autore dell’articolo, (Pozzo Cassero, Sant’Elena ecc.) si sentiva il profumo dei fiori e delle azalee, lo stesso profumo che proviene dalle erbe naturali che abbondanti si lasciano andare dai cornicioni di Palazzo San Domenico a misurare la cura dei particolari di questa Amministrazione e che allietano la vista che offre il palazzo comunale alla nostra postazione del bar re puledra.
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Nella nostra postazione il punto di osservazione si sta potenziando e da soli siamo divenuti quattro che sono anche otto orecchie, quindi sappiamo cosa si dice di noi. Sappiamo tutto anche perché abbiamo arruolato alcuni grilli parlanti che ci riferiscono.
Con il nostro ultimo intervento volevamo fare incazzare alcuni e ci siamo riusciti… eccome!
Non sappiamo se costoro reagiranno per iscritto (ce lo auguriamo) né possiamo riferire i termini precisi usati perché scopriremmo le nostre fonti.
Una cosa che possiamo, invece, riferirvi è che abbiamo architettato il seguente piano.
Abbiamo scritto, nell’arco di una settimana al Comune di Modica dieci lettere con le quali 10 cittadini (veri) chiedono al Comune altrettanti servizi e/o risposte (vere) che il Comune deve istituzionalmente fornire. Dopo aver fatto trascorrere un periodo adeguato organizzeremo una conferenza stampa e metteremo a nudo la verità sullo stato dell’efficienza amministrativa svergognando quanti vogliono proiettare l’immagine di efficienza competenza, celerità, disinteresse di una struttura che fa, invece acqua da tutte le parti. Ovviamente le richieste sono state inoltrate su temi e problemi che coinvolgono le competenze di tutti gli assessorati, nessuno escluso.
Abbiamo deciso di svelare il nostro progetto perché viviamo la certezza che l’Amministrazione comunale è talmente scassata, che anche se volesse, non potrebbe adottare provvedimenti o rimedi riparatori e rendere vani i nostri intenti.
In occasione della conferenza stampa daremo, ovviamente ai nostri lettori ed ai cittadini modicani il piacere di conoscerci.
E’ semplice comprendere che ci lasciano indifferenti gli epiteti di qualunquisti ed ancor meno l’accusa di ricorrere all’anonimato noi vogliamo costringere i nostri lettori a valutare le cose per quello che sono e non per chi le dice
Abbiamo scelto l’anonimato non per timore di esporci (analizzando quanto scriveremo si comprenderà che non ci vorrà un particolare coraggio) né vogliamo avvalorare l’idea che viviamo un regime.
La scelta dell’anonimato, vuole sfruttare l’unica cosa positiva dell’anonimato in virtù della quale si può costringere il chiamato in causa a reagire trattando l’argomento e non i vizi, vizietti, contraddizioni, idee politiche più o meno politicamente corrette dell’autore dell’osservazione o della critica. In altri termini noi vogliamo costringere alcuni personaggi modicani a rispondere solo alla sostanza delle critiche che faremo. Una sorta di voce del popolo cui gli interessati dovranno rispondere.
Ecco se noi manifestassimo il nostro nome, siamo sicuri che gli interlocutori tenterebbero di parlare dei nostri interessi a dire quello che diciamo, oppure che vogliamo fare gli interessi dell’onorevole o del senatore, sfuggendo ad ogni risposta sul contenuto: questa è la sfida.(Terzo Occhio in Dialogo febbraio 2004)
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Fontana e Castello: anche il brutto può essere bello
Il giornale di Sicilia dell’11 febbraio scorso immortala in una foto un operaio che punta un martello demolitore contro una parete di forati che chiude una finestra nel castello dei Conti.
Ci auguriamo che la foto che accompagna l’articolo non sia stata fornita dal direttore del Castello perché appare evidente che se non è finto l’operaio è certamente finta la scena non potendo immaginare che un operaio possa iniziare un lavoro di tal fatta, che comporta la produzione di polvere e schegge di mattoni forati a non più di cinquanta centimetri di quella che appare la spalliera di una sedia d’epoca e della spalliera di un letto.
Se ci intristisce questa ansia di mostrare dobbiamo dare merito all’Assessore Cavallo della passione con la quale ha fatto proprio il problema del Castello con ottimi risultati anche rispetto alle attuali risorse economiche disponibili.
E non se la prenda, dottor Cavallo, per quel dare sostanza alle sagre della salsiccia che Le abbiamo attribuito, è stata una forzatura per provocarle un’arrabbiatura e, quindi, bilanciare la nostra e quella di tanti che non possono sopportare che Lei si renda complice della mancata disponibilità degli atti del convegno internazionale di studi sulla Contea del 1966.
La questione della disponibilità degli atti in argomento è importante perché è sintomatica ed è una questione di principio. Noi crediamo che è più cultura questa banalità che l’organizzazione dell’itinerario dei bus della scuola che richiede solo la conciliazione tra i problemi delle famiglie, del personale disponibile e delle risorse disponibili: pura organizzazione. Veda la stessa sagra della salsiccia è più cultura della messa in sicurezza degli istituti scolastici.
Se Lei riesce a rassegnarsi ed a sopportare che ci siano Signori che dopo aver, per quasi un secolo, invocato politicamente la emancipazione culturale del popolo, indicando con disprezzo, e non solo, la cultura accademica dei baroni universitari, ora non rendono disponibili gli atti del convegno, noi non lo sopportiamo e lo porremo ogni mese in questa piccola rubrica, aspettando che Lei vada in consiglio comunale per chiedere quanto deve a chi lei sa; nel contempo aspettiamo che La Fiamma Tricolore, che pose il problema, ne tragga le giuste conseguenze togliendo ogni forma di sostegno a questa amministrazione; non ci appare, infatti, sufficiente la reazione di Carmelo Modica su Carta Bianca che ci è sembrata molto imbarazzata e certamente decisamente in contrasto con la radicalità cui ha abituato anche i lettori di Dialogo: egli è di una morbidezza sospetta.
Rimandiamo ad altra data un altro argomento che riguarda l’assessore Frasca per dire all’assessore Cavallo che non è neanche sopportabile che qualcuno nel Castello dei Conti ha chiuso una finestra costruendo due bagni ed una stanza da letto che ostruivano Verone e balaustra e con esse una delle più belle panoramiche sulla città, e nessuno ci ha detto chi, come, quando e perché.
Si dice che tali adattamenti siano stati eseguiti negli anni ottanta o novanta: furono forse eseguiti dalla stessa parte politica che ora non è disponibile a darci gli atti del convegno del 1966?
Faccia le sue indagini e lo dica alla città; o le sembra meno importante della fontana delle cui discussioni i modicani cominciano ad averne piene le scatole. Avete messo la ninfa? Bene! Sarà sufficiente, per completarla, posizionarvi anche una targa contenente i nomi di Sindaci, assessori, onorevoli e senatori che la progettarono, l’approvarono e la realizzarono : bella o brutta poco importa, quella fontana deve divenire memoria di chi la volle: i modicani sapranno, così, sempre chi devono ringraziare.
Non bisogna mai dimenticare che anche il brutto ha una sua funzione nella definizione del bello: avremmo potuto godere la vista del Verone se qualcuno non avesse costruito i due bagni e la stanza da letto?
Su coraggio compaesani: deve pur passare sta nuttata.(Terzo Occhio in Dialogo marzo 2004)
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Se prima erano in due a farci ballare l’hully gully adesso sono in tre a farci ballare l’hully gully.
[Delle Giunta Drago-Minardo (ordine alfabetico) ed anche Torchi (non in ordine alfabetico)].
Non è infrequente che società iniziatiche ricorrano, per comunicare o per necessità esoteriche, a codici segreti e formule che consentano di celare la verità ai molti per rivelarla solo agli iscritti. Ricorderete che nel 1948 circolava un disegnò con l’immagine di Garibaldi che rovesciandola diveniva l’effige di Marx, come dire che i comunisti volevano far digerire Marx utilizzando un eroe nazionale (vizio che, per non smentire i padri, hanno mantenuto anche i post-comunisti).
Ebbene la nostra “confraternita pulera” si è arricchita dell’adesione di Alons, (così ci ha detto di chiamarsi, …ma sarà vero?) che è un patito di esoterismo, pranoterapia ed altro. Alons ci ha portato il documento che trascriviamo (ci ha detto che ne possiede altri) che venne fatto circolare durante l’ultima campagna elettorale comunale e che alla realtà esibita contrapponeva la verità celata solo che lo stesso documento si leggesse dal basso verso l’alto.
Alons ci ha promesso altri documenti di questo tipo su molti personaggi della vita amministrativa modicano.
Codice di lettura
Leggete tutto dalla prima riga all'ultima!
Ripetete la lettura dall'ultima alla prima riga.
Se dopo siete presi da una istintiva voglia di ridere sappiate che anche essa è la reazione istintiva mentre la vera, a ben riflettere dovrebbe essere un pianto, un lungo piangere.
Documento programmatico
Nella nostra Amministrazione Torchi
manterremo le promesse.
Solo gli imbecilli possono credere che
non lotteremo contro lo spreco di denaro pubblico.
Perché se c'è qualcosa di sicuro per noi è che
la morale, la competenza ed il disinteresse privato sono fondamentali
per raggiungere i nostri ideali.
Dimostreremo che è una grande stupidità credere che
gli altri partiti della coalizione ed i loro assessori non conteranno nulla.
Assicuriamo, senza dubbio, che
la tutela della nostra gente e lo sviluppo sarà il fine principale del nostro mandato!...
Nonostante questo, c'è gente idiota che ancora pensa che
si possa continuare a governare con i trucchi della vecchia politica.
Abbiamo assunto il potere perché
finiscano le situazioni di privilegio degli amici e degli amici degli amici.
Non permetteremo in nessun modo che
i nostri cittadini siano oberati da tasse e frastornati da messaggi pubblicitari.
Compiremo i nostri propositi, nonostante
le risorse economiche siano esaurite del tutto.
Eserciteremo il potere fino a che
Si capisca sin da ora che
Siamo l’Amministrazione Drago-Minardo-Torchi, la nuova ed unica politica.
Siamo gli eredi delle Amministrazioni Nino Avola e Saverio Terranova.
E ora, rileggete il tutto viceversa, dal basso in alto,
cioè partendo dall'ultima riga e proseguendo verso l'alto.
(Terzo Occhio in Dialogo aprile 2004)
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Il piccolo dizionario re Pulera
Avvertiamo i nostri lettori che ci siamo dotati di una email per consentire a tutti di comunicare con noi, rimane sempre possibile il sistema tradizionale della lettera al direttore.
Nostri programmi: Un altro amico ci ha preparato una serie di lettere aperte ad alcuni nostri amministratori; le prime saranno indirizzate al Sindaco Torchi, al Professore Barone, All’assessore Frasca, Al direttore del castello, Ai consiglieri comunali ed Al piccolo Ho Chi Minh che si aggira tra le pagine culturali delle nostre testate locali. Abbiamo passato tali lettere ad un amico avvocato, che fa parte della confraternita, perché pur essendo “vere” ci sembrano pesanti: vedremo.
Un grillo parlante e fotocopiante del Comune ci ha fatto pervenire una bella lettera con la quale la Fiamma Tricolore ha sollecitato la risposta alla ormai famosa interrogazione sugli atti del convegno del 1966 (Settimo centenario della Contea) che l’Assessore alla cultura Barone “non ebbe il tempo” né di fare pubblicare, né di porre a disposizione, in qualsiasi forma, degli studiosi.
La nostra confraternita pulera si allarga sempre di più, ora è il momento di uno appassionato studioso dell’origine delle parole, che ha cominciato a scrivere le voci che caratterizzano il linguaggio dei politici modicani. Nel tempo si potrà produrre “Il piccolo vocabolario re Pulera” che dovrebbe consentire ai cittadini di comprendere meglio la politica modicana. Queste le prime quattro voci:
Sindaco o primo cittadino
Persona che nei regimi totalitari prende il nome di Podestà” e non ha alcuna legittimazione democratica. Nelle democrazie il Sindaco viene eletto dal popolo e ad esso risponde in maniera diretta e senza intermediari.
Nelle dittature democratiche il Sindaco viene scelto nelle conventicole dei partiti, viene eletto dal popolo e viene gestito dall’onorevole o dal senatore o dal potere economico che sorregge l’onorevole o il senatore.
A Modica il sindaco è eletto dal popolo ma è gestito dall’onorevole che giustamente dice “Torchi è il mio sindaco e non si tocca e mi assumo la paternità delle scelte dell’Amministrazione comunale perché…” .
Dignità del Sindaco
La dignità del Sindaco nelle democrazie vere è quella che risulta dai dizionari. La giurisprudenza collega il significato a valori positivi e permanenti che danno sostanza ed identità all’uomo.
Nelle dittature democratiche il Sindaco non è dotato di dignità propria ma fa ricorso, se ce l’ha, a quella dell’onorevole che lo sponsorizza.
A Modica la dignità del Sindaco …
Per il bene della città.
È’ una allocuzione della quale non si riesce a ricostruire l’origine ed il suo primo uso. Qualcuno ne attribuisce la prima formulazione a Saverio Terranova, ciò, però, non è certo. E’ certo, invece, che Saverio Terranova è certamente il politico locale che ha usato di più questa allocuzione.
Pur avendo questa allocuzione un significato chiaro ed inequivocabile gli studiosi locali sono tutti concordi nel ritenerla lo strumento principale di moltissimi degli attuali consiglieri comunali ed amministratori, per prendere per il culo i modicani.
Telefonino
Strumento che consente di gestire efficacemente le emergenze, di esibire importanza, di controllare i figli e di causare incidenti stradali.
Strumento necessarissimo dei nostri amministratori:Il giorno 28 maggio alle ore 19.20 mentre padre Sortino nella Chiesa di Santa Maria nel celebrare la Santa Messa invocava Gesù Cristo, un nostro Assessore dopo averlo fatto suonare per quattro volte si allontanava tenendolo serrato all’orecchio ed abbandonava la chiesa per andare là dove il suo Cristo personale, invocava la sua determinante ed improcrastinabile presenza.(Terzo Occhio in Dialogo maggio 2004)
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Torchi e Drago hanno promesso che, a suo tempo riprometteranno quanto avevano già promesso la volta scorsa
“Emergenza idrica, resta senz’acqua il quartiere Sacro Cuore” [La Sicilia 26 maggio 2004]. “Ciò affonda le radici in tempi lontani e paga l’assenza di programmazione ..” dice il Sindaco Torchi da Paestum dove insieme al presidente del consiglio comunale Scarso e 47 suoi uneschi colleghi sta riflettendo sulla gestione dei siti (uneschi) dal quale, considerato che dall’unesco tutto può nascere, non è escluso che possa sgorgare acqua a sufficienza per la zona del Sacro cuore.
C’è viva attesa da tempo nella città per la imminente approvazione del PRG (entro l’anno?). Ma perché far cessare questa viva attesa[1] che da decenni ci accompagna? Riperimetriamo il centro abitato, portiamo avanti i piani particolareggiati, poi verrà il momento del PRG: cosa volete che sia un decennio in più o in meno.
Questa viva attesa, a nostro avviso, non va eliminata ma potenziata. Ben venga, quindi, la musealizzazione della stazione ferroviaria, che però non “..sarà mai chiusa..” [2] [Drago La Sicilia 28 maggio 2004] ed anzi vedrà folle di turisti invadere il treno del barocco, [La Sicilia 30 maggio 2004] folle che potranno riposare nell’ex dormitorio del personale viaggiante presso la stazione ferroviaria; dormitorio che il Comune sta tentando di comprare anche per smentire Meno Rosa ed Antonello Buscema che accusano l’Amministrazione di voler privatizzare vendendo l’ex macello ed i bassi dell’ex Tribunale; Accuse che sono prive di fondamento dal momento che la vendita dell’ex macello è anche utile all’Amministrazione per contrastare coloro i quali sono contrari all’acquisto dell’ex dormitorio della stazione ferroviaria.
Non è secondario, inoltre, che il treno del Barocco prevederà in coda dei vagoni per il trasporto dei rifiuti solidi urbani con destinazione ancora da stabilire perché si è avuto solo il tempo di decidere, in maniera assoluta, che il territorio modicano non può ospitare nessuna discarica essendo un comune barocco, unesco, deco e … paraculo, ed essendo anche noto che i rifiuti della capitale della Contea sono rifiuti particolari, inodori, disinquinanti e … quasi commestibili..
Ma poi cosa volete che sia il problema dei rifiuti mentre si sta operando un accerchiamento cui bisogna in ogni modo resistere. Da un lato il Sindaco di Pozzallo, Ammatuna[3] che ha deciso di attentare all’integrità territoriale chiedendo parte del territorio di Modica in favore di Pozzallo; dall’altro una Ragusa sempre più agguerrita che vorrebbe metterete in difficoltà, con un ipermercato, il nostro sudatissimo polo commerciale.
In un simile scenario si evidenzia tutta intera la scarsa modicanità dei Meno Rosa e dei Buscema che opponendosi alla vendita di immobili del Comune interdiscono le risorse necessarie a soddisfare le richieste del comitato di Maganuco al quale Torchi e Drago hanno promesso che, a suo tempo riprometteranno quanto avevano già promesso la volta scorsa. All’incontro era presente Cuffaro: anche lui ha promesso sempre che nel frattempo non venga invitato o inviato … altrove. [La Sicilia i giugno 2004].
Noi non conosciamo, mentre scriviamo, l’esito delle elezioni europee ma ci auguriamo che questa serenità che l’udc aveva promesso ai siciliani nei suoi spot elettorali l’abbia almeno raggiunta qualcun altro con la conseguita immunità parlamentare.
E dopo tutto questo tutti al teatro perché… ci sono buone possibilità di allestire una stagione teatrale degna delle consolidate tradizioni della Contea” [La Sicilia 4 giugno 2004]: certo che bisogna andare molto indietro nel tempo per trovare queste consolidate tradizioni e speriamo che non ci siano equivoci considerato che le più recenti consolidate tradizioni del nostro teatro sono, a nostra memoria, gli spettacoli pornografici.
Se qualcuno poi temesse che questa politica possa mutare stia tranquillo c’è sempre un berlusconiano cattivo che può divenire un ottimo ulivista (Latteri), così come un barone universitario può essere un comunista e post comunista.(Terzo Occhio in Dialogo giugno 2004)
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Forse non sarebbe “il governo dei migliori” ma certamente potrebbe essere il governo degli onesti.
Lettera aperta
Prof. Giuseppe Ascenzo
Dott. Piero Basile
Dott. Enzo Campioni
Prof. Giorgio Colombo
Signora Carmela Giannì
Arch. Rosario Guarrella
Dott. Carmelo Modica
Signor Meno Rosa
Prof. Piero Vernuccio
Egregi signori
Vorrei svegliavi dal letargo politico in cui siete entrati, ormai da lungo tempo, per tentare di proporvi di dare uno scossone alla politica modicana, che pur avendo manifestato da sempre i segni del più deleterio affarismo di partito o privato. in questo momento storico ha perso ogni pudore ed è divenuta un’area dove con una spregiudicatezza mai vista si stanno dando battaglia alcuni personaggi politici che stanno gestendo la partita coinvolgendo propri familiari ed amministrando la cosa pubblica proprio con lo spirito non del dominio dell’interesse comune ma della prevalenza di una famiglia sull’altra.
A questa logica, con grandissima spudoratezza, piegano il vocabolario consueto, il bene della città, l’idea, la correttezza, la democrazia quale cortina fumogena per non far vedere gli interessi privati e personali o di lobby asservite, aiutati da una opposizione che appartiene alla stessa cultura tanto che non riesce a fare emergere un progetto alternativo.
Attorno, una parvenza di democrazia fatta da segretari cittadini dei vari partiti permanentemente prostrati davanti agli onorevoli ed ai potentati economici (che poi sono i burattinai veri della politica modicana, con inquietanti collusioni con la struttura burocratica del Comune) e con Sindaci e presidenti di provincia che privi di ogni dignità della funzione svolta non operano alcuna osservazione sui nomi che le varie forze politiche propongono come assessori.
A tutto questo si affianca un Consiglio Comunale che negli interventi, nei silenzi, nelle mezze parole, nelle voci nel corridoio, ma anche nei sorrisi, nelle occhiate ai “loro sorveglianti” e negli atteggiamenti mimici dei volti che vogliono ostentare grandi strategie o capacità di far politica, esprime la parodia della democrazia.
Egregi signori
Mi sembra urgente e necessario un vostro intervento. Questo è il progetto:
Entro il prossimo mese di marzo 2005 organizzate, con un grande evento nella città, un convegno che annuncia la costituzione di una lista civica che parteciperà alle prossime elezioni presentando da subito l’organigramma di governo del Comune costituito da un sindaco e da otto assessori . Tali cariche saranno ricoperte da voi stessi. Nella stessa occasione (con i vostri nomi stessi) organizzatevi in “Giunta ombra” che su ogni argomento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, attraverso un ciclostilato informerà tutta la cittadinanza ed attraverso Meno Rosa che è consigliere comunale il consiglio comunale ed. attraverso la Televisione che riprende i consigli comunali. ancora alla cittadinanza.
Ovviamente saranno utilizzati tutti gli artifici possibili che il regolamento del consiglio comunale consentirà per superare l’ostruzionismo che i capi di Forza Italia, attraverso l’obbediente il presidente del consiglio comunale, tenteranno di attuare contro Meno Rosa.
Per tutta la restante durata del mandato Torchi, la “Giunta Ombra” parteciperà, seduta tra il pubblico, in silenzio alle sedute dei consigli comunali. Nessuno appartenente alla “Giunta Ombra” in tale occasione parlerà con alcuno, né rilascerà interviste: La “Giunta ombra” comunicherà solo attraverso comunicati scritti o letti in aula da Meno Rosa.
Con la manifestazione di marzo, per la quale sarà chiesta come buon auspicio l’aula consiliare, sarà avviata la campagna elettorale.
Caratteristiche del progetto.
Voi vi impegnerete con i modicani a governare Modica secondo criteri di massima correttezza e concretezza e la Giunta non sarà modificata per tutta la durata del mandato.
Il Vostro candidato Sindaco sarà appoggiato solo dalla vostra lista, infatti, non sarà realizzato alcun altro accordo con altre liste.
Si possono verificare quattro risultati:
1. Il Vostro candidato Sindaco e la vostra lista vincono le elezioni: nessun problema;
2. Il Vostro candidato Sindaco va in ballottaggio: il Vostro candidato Sindaco si rivolgerà al popolo modicano e non attuerà nessun accordo con lo sfidante, e nessuno mercato delle vacche. Dirà al popolo modicano “noi con questi signori non vogliamo avere nulla a che fare, noi vi diamo la possibilità di un governo completamente diverso dal passato e ciò è possibile solo se non solo nessuno di loro ma nulla di essi si insinuerà nel nostro governo. Se volete fare questa prova votatemi altrimenti continuate a divertirvi con gli innauguratori di rotonde ed ascensori”
3. Il vostro Sindaco viene eletto ma non ha la maggioranza in consiglio comunale: governerà fino a quando sarà possibile e se ne andrà solo se con un voto di sfiducia un eventuale consiglio comunale prezzolato vorrà sfidare la volontà popolare. Per restare a galla non sarà attuato alcun accordo con nessuno.
4. Il Vostro candidato Sindaco non viene eletto ma risulta eletto qualche consigliere comunale: voi vi impegnate a continuare la lotta contro questi signori con la “Giunta ombra” già costituita.
Notizie sul programma
Dopo la costituzione della lista, utilizzando al massimo l’attività di Meno Rosa, dovrà essere fatta una radiografia del Comune perché si possa arrivare alle elezioni con un progetto di Governo, realistico e coerente con le risorse disponibili.
Il programma porrà al primo punto del suo progetto lo sfruttamento massimo della risorsa uomo molto più importante di quella finanziaria e pertanto prevederà, il giorno successivo all’insediamento, del Sindaco la nomina di un nuovo direttore generale che non sarà prelevato dall’attuale dirigenza della struttura burocratica;
Azzeramento di tutti gli incarichi che per meriti politici sono stati distribuiti rivitalizzando quelle immense potenzialità che la struttura burocratica ha e che sono state mortificate attraverso l’utilizzo di delibere fatte agli amici degli amici;
La eventuale nomina di esperti avverrà in consiglio comunale dove il Sindaco presenterà l’esperto, il problema che dovrà tentare di risolvere e gli strumenti che gli verranno posti a disposizione;
Le comunicazioni della Giunta saranno affidate ad una conferenza stampa mensile dove saranno presenti tutti i componenti della Giunta ed alle pagine del sito che saranno aggiornate tutti i giorni;
Le sedute della Giunta municipale saranno aperte al pubblico
Egregi signori quello che vi propongo, e che ci dovrebbe esaltare, è vedere se nell’uomo modicano è rimasto spazio:
·per liberarsi da quel sentimento di rispetto di gente mediocre che con i soldi vuole comprare tutto;
·per liberarsi da quella pigrizia mentale che non gli fa vedere la qualità delle persone che costituiscono la dirigenza politica in generale;
·per riappropriarsi della memoria perduta che gli fa dimenticare la vergogna delle promesse da costoro non mantenute.
Egregi signori tutto ciò può essere fatto con un’operazione forte e semplice nello stesso tempo:
spogliamo in pubblico i dirigenti della politica modicana di certo faremo un bene pure agli interessati prima che sia troppo tardi, perché alcuni di loro stanno somatizzando l’idea che voti e soldi possono sostituire le qualità dell’uomo. Qualcuno di loro si è convinto che con i voti è divenuto più bello, più alto ed anche più affascinate con le donne.
Egregi Signori sposatevi una lotta ardita, ponete la vostra faccia ed il vostro essere puliti contro i manifesti giganti, gli spot televisivi; ponete la vostra serietà contro le frasi fatte ed i loto programmi pomposi e velleitari da imbonitori. Voi non avrete necessità di presentare un programma sareste voi stessi il programma purché abbiate la capacità di mettervi assieme.
Questo vuole essere un primo approccio attendo attraverso la cortesia del “Dialogo” la vostra disponibilità al progetto e comunque un vostro pensiero.(Terzo Occhio in Dialogo ottobre 2004)
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Sulla “Giunta Ombra di Modica”
La nostra lettera aperta ha provocato reazioni che vanno oltre ogni rosea previsione. Abbiamo ricevuto molte e-mail di consenso e siamo veramente contenti di aver interpretato il pensiero dei modicani perché abbiamo verificato che nessun appunto di sostanza è stato avanzato nei confronti di ciascuno dei nove personaggi che abbiamo indicati.
Nell’attesa che maturino gli eventi e gli interessati esprimano il loro pensiero sulla proposta, nei prossimi mesi la “confraternita pulera” elaborerà iniziative e studi per poter arrivare alla stesura di un manifesto e pensiamo che, nell’immediato, sarà bene che chi dei nove è disponibile cominci a pensare qualche nome da tenere pronto per sostituire chi dei nove, per motivi propri, non volesse partecipare all’avventura. Pensiamo pure che sarà necessario organizzare un comitato di garanzia che dovrà affiancare l’azione della “Giunta ombra” prima e “Giunta vera” dopo. Pensiamo pure che sarà certamente necessario un mezzo di comunicazione con i nostri concittadini che potrebbe essere un inserto di questo giornale per ospitare le iniziative sul progetto che potrà firmare “Terzo occhio” fino a quando (speriamo presto) sarà possibile passare la firma al “Sindaco ombra” non appena sarà costituta la giunta ombra ed il comitato di garanzia.
Ci sembra ovvio, infatti, precisare che la “confraternita pulera” vuole solo propiziare una iniziativa e null’altro.
L’assessore Cavallo ha preso per i fondelli la Fiamma Tricolore ed i suoi dirigenti
In questa settimana abbiamo avuto un comunicato con il quale la Fiamma Tricolore prende atto che dopo un anno l’Amministrazione non gli ha dato neanche una interlocutoria risposta e si è limitata solo a parlare di scarsa educazione, con un’aria di voler chiudere la questione ed evitare ulteriori mortificazioni.
La cosa ci ha insospettito ed abbiamo attivato i nostri grilli parlanti dentro il comune, nei corridoi, nei tavoli della Latteria. Cari lettori non riuscirete mai ad avere cognizione di come sia facile ad uno che vuole sapere, conoscere tutti i particolari su un fatto. Il Comune è veramente una casa di vetro ma …dei pettegolezzi. Assessori, consiglieri, impiegati organizzati in molte più fazioni di quanti sono i partiti ed i consiglieri messi assieme, che hanno sempre qualche strategia da raccontare, qualche abuso da stigmatizzare.
Tutto avviene a voce bassa, sussurrato… mi raccomando lo sappiamo solo io e te… sai non posso farci nulla, però..mi risulta che… fammi la cortesia io te lo confido ma non tirarmi in mezzo … a questo gliela faccio vedere io .. chiamo Palermo… chiamo Roma… questo sicuramente l’onorevole non lo sa… tranquillo, sarò una tomba.. Per molti di loro questa è l’unica attività. Per alcuni addirittura il pane per i loro figli.
Immaginate quale delizia per la “confraternita pulera” inserirsi in questo circuito e sapere. Per l’argomento che ci interessava abbiamo acquisito la certezza che mentre la Fiamma Tricolore chiede perché non si possono consultare gli atti del settimo centenario, l’Amministrazione in carica , l’ex assessore Barone e la sinistra hanno imperniato le loro argomentazioni sul grande attivismo posto per la pubblicazione degli atti che ormai è in uno stato avanzato di pubblicazione, cosicché vale il principio, secondo vecchi e nuovi amministratori, che gli atti di un convegno sono consultabili solo se si pubblica un bellissimo volume, magari dopo otto anni.
Liquidare il tutto con l’accusa di scarsa educazione all’Amministrazione in carica per non aver risposto e stigmatizzare con un “…questo è “il modo di intendere la cultura dell’ex assessore Barone nella gestione di codesto Assessorato” non evidenziando le gravi colpe che l’Assessore ha, sia come esponente autorevole della sinistra (e sull’argomento ancor più autorevole, visto il suo indiscusso spessore culturale), sia come gestore diretto dell’Assessorato, sulla mancata pubblicazione degli atti dal 1996 al 2002 in cui è stata al governo della città (ben sei anni), ci sembra, cari dirigenti della Fiamma Tricolore, un grave segno di infiacchimento.
Assessori ed ex assessori! rimane un fatto, qualcuno ha chiesto di poter consultare gli atti in argomento e non gli è stato possibile: il resto sono chiacchere.
Dirigenti della Fiamma Tricolore! voi avete fatto una giusta interrogazione e per un anno non vi hanno risposto, quindi vi hanno preso per i fondelli e, voi abituati a reazioni a volte anche esagerate, non avete reagito neanche in maniera normale continuando a reggere il moccolo all’Amministrazione; della stessa natura è questo vostro annuncio di passare dall’alleanza alla non opposizione, una formula che non dice nulla, anzi ci correggiamo, dice che siete vittime (consapevoli o no non possiamo dirlo), di quel processo di omologazione da voi sempre indicato a ludibrio che vi farà divenire come tutti gli altri.
Cari dirigenti della Fiamma lo sapevate che mentre l’Assessore non rispondeva alla vostra interrogazione, in attesa di trovare questi benedetti atti, avvenivano riunioni con editore ed altri, con detti atti sul tavolo di chi doveva rispondere alla vostra interrogazione?
Non diteci che non vi hanno preso per i fondelli!
Alcune famiglie modicane, come nel Medioevo iniziano il lungo iter per trasformare i soldi in diploma di casato.
In uno dei prossimi numeri chiederemo al direttore di pubblicare il forum che abbiamo realizzato in questo periodo estivo nelle viscere del Castello dei conti. In pratica abbiamo riunito nello stesso luogo Giuseppe, Barone, universitario, professore; Giuseppe (detto Peppe) Drago, onorevole della repubblica; Piero Torchi Sindaco di Modica; Riccardo Minardo, geometra, senatore ex Sindaco della prima repubblica ed ex vicesindaco della seconda nonché (titolo più importante degli altri) zio di Nino Minardo nuovo Assessore allo spettacolo della provincia di Ragusa; Giorgio Cavallo, medico ed Assessore alla cultura; Domenico Pisana, baccalaureato, professore di religione, poeta scrittore ecc. In un angolo della grotta un intellettuale, giornalista della serie “saranno famosi” che indichiamo come il piccolo Ho-Chi-Minh suggerimento che ci viene dato sia dalle sue idee politiche sia da quel pizzetto con peluria biondiccia e rada che lo caratterizza.
In tale forum siamo riuscito ad ottenere risposte che i convenuti forzati, non avrebbero mai dato e li abbiamo costretti al forum perché non abbiamo lasciato loro neanche la libertà di lasciare il posto in cui li avevamo costretti perché anche a volerlo non potevano lasciare un posto in cui non erano.
Parleremo di nepotismo, fratellismo e cognatismo nonché di cultura, di occhi di Sindaci, di circolazione di elites, di baroni che scendono e baroni in formazione, di lotte di famiglie e del come ad un fratello assessore comunale si risponde con un nipote assessore provinciale e di cognati direttori di Castelli. Parleremo di cultura schizofrenica nonché di mostruose competenze amministrative e di una modernizzazione incredibile e di una struttura burocratica competente, motivata e con alto senso della dignità della funzione.
Failla e Drago: Perchè 1000 elettori buoni non debbano potersi trasformare in 2000 elettori rincoglioniti?
La nostra congrega si è ulteriormente arricchita. Ha inserito nel suo organico un esperto di Marketing e tecniche per la cura dell’immagine. Un tipo strano che dice di chiamarsi psiche, con capelli sempre ritti e con atteggiamento sempre pensoso appassionato di Marketing e di tecniche di curatore d’immagine. Pare che abbia curato l’immagine di alcuni nostri politici locali. Eravamo seduti il giorno 7 ottobre scorso nel nostro bar “re pulera” quando ci ha indicato un manifesto attaccato nel vicinissimo supporto elettorale che è fissato alle spalle del monumento ai caduti. Per raccontarvi le sue osservazioni è necessario fare riferimento al contenuto ed alla grafica del manifesto che riproduciamo integralmente.
4 MILIARDI PER MODICA
Il consiglio provinciale di Ragusa ha votato favorevolmente l’accensione di un mutuo di 2.040,00 € ( 4 milardi delle vecchie lire) per l’ammodernamento e la eliminazione delle viziosità della SP Pozzo Cassero passo Parrino.
Una strada che diverrà moderna e affidabile al servizio delle tante imprese ed attività che sono insediate nell’area, oltre che di tanti residenti della zona.
Il consiglio provinciale presieduto da SEBASTIANO FAILLA nel 1999 aveva previsto la realizzazione dell’opera inserendola nel piano triennale delle opere pubbliche.
Oggi grazie all’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE ed all’impegno della maggioranza politica è stato raggiunto un risultato un risultato importante per lo sviluppo di tutta la città.
L’UDC DI MODICA ringrazia il consigliere FAILLA per l’impegno profuso a favore della città e del comprensorio ed esprime soddisfazione per il finanziamento dell’opera che dimostra l’attenzione dell’UDC, con in testa l’on. PEPPE DRAGO e la cdl hanno nei confronti della nostra città.
La segreteria cittadina dell’UDC
Vedete, ci ha detto Psiche, io, per alcuni anni ho curato l’immagine di un parlamentare, diciamo della provincia di Ragusa (in effetti Psiche ci ha detto il nome che però preferiamo omettere). Ovviamente, ha continuato, il lavoro del curatore di immagine ha delle difficoltà legate alla qualità dell’azione politica del parlamentare, alle qualità fisiche del parlamentare, alla qualità culturali del parlamentare, alle capacità di eloquio e così via. Un concetto molto semplice che potrete misurare osservando i vostri parlamentari modicani. Ecco questo manifesto contiene alcune delle tecniche che io adoperavo.
Innanzitutto dovete notare che le uniche parole scritte maiuscole e grassetto sono: Sebastiano Failla, Amministrazione Provinciale e Peppe Drago. Questa grafia vuole ottenere l’effetto di associare Failla a Drago: come se esistesse un rapporto privilegiato.
Il manifesto ha un solo commissionario che è Sebastiano Failla che ha voluto fare una operazione di immagine politica ricordando a tutti che lui è stato presidente del consiglio provinciale (se vi è il bisogno di ricordare le cose vuol dire che Failla passò, nonostante la mole, inosservato. n.dr.), che è più vicino degli altri al Laeder del partito Peppe Drago. Veramente ridicolo questo riferimento alla segreteria cittadina dell’UDC che già non viene convocata per le cose più serie immaginate se gliene può fregare più di tanto dell’inizio della campagna regionale di Failla.
Ma quello che lascia esterrefatti è come si possa tentare di costruire l’immagine su una autentica puttanata come è il contenuto del manifesto scrivendo di una strada che serve “le tante imprese ed attività che sono insediate nell’area” come se i modicani non conoscessero la zona” e “risultato importante per lo sviluppo di tutta la città” e del comprensorio. Ma quale comprensorio? Ma quale strada moderna? Qui il nostro Psiche lascia la sua aria professorale e si incazza facendosi prendere la mano da una ancora a noi sconosciuta passione politica e quasi gridando, aggiunge …”ci dica, invece, a quale grande elettore sta facendo la corte visto che tale lavoro oltre che essere una normalissima attività non è certamente prioritario rispetto alle tante altre cose compresa la miserabile manutenzione ordinaria delle strade provinciali!
A questo punto Psiche visibilmente irato si alza, attraversa la piazza e si avvia verso l’ingresso del Municipio. Stavamo per rincorrerlo, magari, abbiamo pensato, va a prendersela col Sindaco che su queste tecniche la sa più lunga di Failla. Ma per fortuna tornò indietro e con passo spedito e capelli ancora più scomposti del solito, si avviò verso Santa Maria.
Noi ritornammo a sedere ed in silenzio notammo che per impressionarci di più Failla ha scritto 4 miliardi come titolo a carattere cubitali perché duemilioni di Euro sono certamente di meno e poi; se è vero che l’euro ha una innata capacità a raddoppiarsi e moltiplicarsi per mille per trasformarsi in lire, perchè 1000 elettori buoni non debbano potersi trasformare in 2000 elettori rincoglioniti che in democrazia, in questa democrazia, sempre 2000 voti rimangono?(Terzo Occhio in Dialogo novembre 2004)
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Il nuovo Movimento ha un nome: <<“…quelli che …non nominerebbero mai fratelli e nipoti assessori…”>>
Allarghiamo l’invito alla Prof.ssa Margherita Bonomo, al giornalista Paolo Oddo, al dott. Antonio Cartia, al prof. Giovanni Scivoletto commercialista, all’avv. Antonino Frasca Caccia consigliere comunale, Al dott. Federico Tantillo, al Maestro Giorgio Scarso della scherma Modica
In questa prima fase, giusto per capirci ed in attesa di qualcosa di più definito e definitivo, vorremmo usare un nome provvisorio del Movimento che accogliendo il suggerimento di Carmelo Modica e parafrasando una nota trasmissione sportiva indichiamo con “…quelli che …non nominerebbero mai fratelli e nipoti assessori…”
Questa denominazione affermare il principio, e ne spiegheremo meglio il motivo in seguito, che anche la denominazione della lista dovrà dare sostanza al modo diverso di intendere le cose. Quindi forse è l’ora di finirla con denominazioni, facili da dire, facili da acquisire e così via che divengono solo dei rumori insignificanti: noi dobbiamo far penare anche solo quando ci nominano.
Vogliamo parlare delle varie denominazioni che hanno assunto gli eredi dei comunisti o quelli degli ex fascisti o ancora dei democristiani? Cosa potrebbe dire di nuovo, agli elettori una denominazione di due parole come “Uniti per Modica”, “Modica prima di tutto”, o altre banalità simili? Noi dobbiamo essere efficienti ed efficaci, non possiamo permetterci sprechi perché l’avversario, e lo spiegheremo nel prossimo numero in maniera dettagliatissima, è enorme potentissimo, s-pregiudicato: una lotta impari.
Ecco perché dobbiamo far lavorare bene anche la denominazione; Essa oltre a dire quello che noi non siamo dice anche quello che sono i nostri avversari politici.
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Per quanto riguarda proposte e riflessioni dei sette possibili Assessori ombra ci riserviamo un riflettuto intervento nel prossimo numero augurandoci che nel frattempo arrivino le risposte dell’architetto Guarrella e del dott. Campioni. Non possiamo aspettare, però il prossimo numero per dire che siamo davvero contenti della reazione alla lettera aperta. Il primo elemento che si coglie è quello di un livello culturale fuori del comune e poi, ed il fatto ci lusinga, tutte le risposte indicano un filo comune che è il rispetto reciproco tra tutti i chiamati ed il distacco in tutti rispetto alle cariche amministrative. Sono tutte risposte che parlano di politica, ma quella vera, (cioè quella che si con-fonde con la cultura) e tutte contengono riflessioni e preoccupazioni, meditate. Dal Sogno di Meno Rosa, al nichilismo attivo (non pessimismo nero) di Carmela Giannì, al pessimismo ragionato di Piero Basile, alla immediata operatività di Piero Vernuccio, all’entusiasmo di Giuseppe Ascenzo ed a quel Giorgio Colombo che pur ponendo problemi sulla sua partecipazione, problemi legati alle sue “sempre più residue energie” non tralascia l’occasione di indicare nei giovani la speranza del futuro, quegli stessi giovani ai quali fa riferimento la Carmela Giannì e Carmelo Modica che, tra fantapolitica e provocazione, vorrebbe addirittura alla guida della Giunta.
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Per imporci un programma, fissiamo sin da ora per il giorno 28 aprile 2005 alle ore 18 per l’insediamento formale della Giunta Ombra e la costituzione del Movimento. Entro quella data dovranno avvenire delle riunioni tra coloro che ci stanno per determinare la composizione della “Giunta Ombra” ovviamente a valle di un serrato dibattito ed alla redazione di un progetto organico.
Forse per la influenza dal richiamo ai principi di arte militare accennati da Carmelo Modica e lusingati dalle doti di stratega, certamente infondatee, ma che comunque cercheremo di meritare, che ci attribuisce Carmela Giannì, prevediamo di sviluppare nei prossimi numeri i seguenti argomenti:
· Definizione precisa degli obiettivi principali ed alternativi che noi ci prefiggiamo, con una accurata definizione di cosa significa vincere le elezioni;
· Analisi del contesto generale sul quale intendiamo incidere con particolare riferimento allo studio biografico delle persone, della cultura che li pilota, degli interessi, delle metodologie e delle incommensurabili risorse economiche che pure essendo enormi ed insuperabili sono nulla rispetto alla grandissima risorsa che è la loro spregiudicatezza e l’assenza di ogni remora morale;
· Individuazione delle nostre scarse risorse economiche disponibili e delle enormi risorse morali che invece esistono e dobbiamo mobilitare;
· Analisi della eccezionale macchina elettorale dei potentati economici in Modica.
· Elementi per la definizione di una strategia adeguata da contrapporre al fronte dei politicanti ed affaristi della politica che non deve avere timori di essere, schietta e senza remore;
Prevediamo, inoltre, una lettera aperta ad alcuni cittadini modicani per la costituzione di un comitato di garanzia e la bozza di realizzazione di un manifesto del Movimento.
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Ribadiamo che noi vogliamo solo sollecitare argomenti, strategie, progetti e quant’altro potrà essere utile per avviare un circuito virtuoso che consenta la nascita di un Movimento veramente antagonista. Noi vogliamo solo propiziare che ciò avvenga e che maturi tale progetto anche se dovesse svilupparsi su basi da noi non condivise. Invitiamo pertanto, i nove, ciascuno per il contributo che vorrà dare, a sviluppare tali tematiche, con un approccio operativo, per favorire l’amalgama del gruppo che dovrà formare la “Giunta ombra” indicando anche, il tipo di contributo che potrà dare, temi e persone che potranno essere coinvolte nel progetto o nel comitato di garanzia sia per sostituire coloro i quali, del gruppo iniziale, per i più svariati motivi non volessero partecipare all’avventura sia per creare quel clima generale in cui il Movimento dovrà agire.
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Sin da ora chiediamo di condividere il progetto e la disponibilità a farsi coinvolgere nella Giunta ombra, alla Dott.ssa Margherita Bonomo, al giornalista Paolo Oddo, al dott. Antonio Cartia, al prof. Giovanni Scivoletto commercialista, all’avv. Antonino Frasca Caccia consigliere comunale, Al dott. Federico Tantillo, al Maestro Giorgio Scarso della scherma Modica.
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Prevediamo di scrivere una lettera aperta agli impiegati comunali per indicare la strada che sarà seguita per recuperare il giusto rapporto con gli stessi, rapporto attualmente inquinato da una serie di provvedimenti che tentano di trasformare la struttura burocratica in una propagine organica delle segreterie clientelari (politiche) dei partiti della maggioranza e dell’opposizione. In tale occasione rivolgeremo un appello agli stessi impiegati, che nel pieno rispetto dei doveri giuridici e deontologici, attivando i propri sindacati, si organizzino in comitato e raccolgano il materiale documentale necessario per dimostrare che il Comune non è governato ma occupato da una maggioranza prepotente e da una opposizione non all’altezza del compito da rasentare la connivenza.
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Altra lettera aperta sarà indirizzata a tutte le organizzazioni culturali per dire loro che la cultura sarà posta al primo posto in termini assoluti, ritenendo che non esiste politica economica, turismo e quant’altro che non sia da essa pesantemente condizionata.
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Una lettera sarà scritta ai nostri avversari per dimostrare loro, senza ombra di dubbio e con le prove di quanto diremo, che loro non stanno obbedendo ad alcuna nobile idea di partito, o altrettanto nobile ideologia, ma solo ad interessi di parte.
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Una lettera aperta sarà inviata a tutti i cittadini perché ci facciano pervenire la documentazione idonea per dimostrare la fallimentare efficienza della struttura burocratica.
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Chiediamo,inoltre, ai titolari di siti internet la loro disponibilità ad ospitare la documentazione di terzo occhio e della futura Giunta ombra ed agli esercizi commerciali di ospitare nei loro locali locandine e piccole ed eleganti bacheche per i comunicati periodiche di terzo occhio dimostrando così di essere liberi da pastoie e dai ricatti dei capifamiglia della politica modicana: ci vuole poco per essere liberi
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Il termine capifamiglia della politica modicana, è, e sarà, da noi usato nel significato letterale del termine che indica la inconfutabile realtà che vede a Modica una serrata lotta tra famiglie che stanno tentando di occupare le forze politiche ed attraverso esse piegare la politica a logiche di interessi privati o di lobby .(Terzo Occhio in Dialogo dicembre 2004)