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Concetta Modica, north passage 2009, Rilegatura in brossura, pp. 52, Modica 2009.
Un posto dove ti senti veramente lontano, un posto estremo dove o è sempre giorno o
sempre notte. Il mio primo approccio con la Finlandia è stato imbarazzante, imbarazzante il
silenzio, l’ordine, gli spazi, la luce, la solitudine dei luoghi tutto mi sembrava troppo. Finchè
pian piano, entri nel ritmo cosi lento, ma inarrestabile, così naturale, ma tecnologico, cosi
pieno di nuvole, ma col sole all’improvviso. La gente sembra sulle sue, ma appena dici
qualcosa ti vengono dietro, e può capitare che poco dopo ti invitino a casa per la sauna.
Si fidano, sono onesti dentro, fino al midollo.
Non è lontana, ma la cultura e la mentalità dista anni luce.
Le ottantenni, tra una sauna e l’altra, nuotano nel Baltico, chiacchierano in inglese; nel
tempo libero curano fiori, è un tripudio di camelie, orchidee, lillà. Masticano delle
immangiabili caramelle alla liquirizia, ma salate, bevono tanto alcool e usano margarina e
poco o niente burro e olio. A Rauma la residenza che mi ospita è ben organizzata, appena
parli di un tuo bisogno hanno già pensato a risolverlo.
Senti il bosco anche se di fianco c’è un’industria navale; le strade tra mare e betulle, l’odore
della terra, di legna tagliata, di vihta e sauna, di cose antiche, rituali.
Non sono cattolici e poco protestanti, hanno un rapporto mistico con la natura che
rappresenta l’autentico, la purezza.
Questo libro vuole fissare le stratificazioni di ricordi e sovrapposizioni di cui ogni cosa è
fatta. I finlandesi hanno un’aura dietro la loro immagine che è un paesaggio e il paesaggio
è il tema a cui si riconduce tutto il viaggio. Anche il progetto ha prodotto un paesaggio che
rispecchia il luogo e il suo spirito, questo nord che si prende un po’in giro, Queen’s fishing.
Tornata a casa in Italia, trovo un libro di Enzo Biagi del 1977, intitolato Scandinavia,
leggo sulla Finlandia, mi commuove e mi sembra scritto ieri con le mie sensazioni ancora
fresche.
E c’è molto più di quello che io possa scrivere.